domenica 4 marzo 2012

STOP ALLA PROPOSTA DI LEGGE SUL LAVORO AI DETENUTI



Si ferma in Commissione Bilancio della Camera l'iter della proposta di legge sul reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro, la cui discussione Aula era previsto per oggi. La Commissione Bilancio ha bocciato il testo unitario, nato da più proposte di legge, per mancanza della copertura finanziaria.Le quattro proposte, confluite in un unico testo e presentate da diversi gruppi parlamentari, puntavano all'inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro, anche attraverso maggiori sgravi fiscali alle imprese che avessero assunto lavoratori detenuti. La bocciatura da parte della Commissione Bilancio era in qualche modo attesa: già ieri il governo aveva anticipato che per i provvedimenti mancavano le copertura finanziarie. Tra i relatori del testo, anche Alessia Mosca del Pd che aveva spiegato: "la legge prevede un allargamento delle possibilità che oggi sono date dalla legge Smuraglia e cerca di incentivare il lavoro nelle carceri. E' confermato da tutti i dati: si abbatte la recidiva. In Italia è altissima, pari all'80%. Con il lavoro subito dopo la scarcerazione si arriva al 15%. Questa proposta intende aumentare gli incentivi, sottoforma di credito d'imposta, per le aziende che fanno lavorare i detenuti". 
Della stessa idea Renato Farina del Pdl che ieri è intervenuto nell’Aula di Montecitorio dicendo: “incrementiamo il lavoro e chiunque sa di economia e lavoro sa che non ci deve essere invidia sociale se nasce del lavoro. Guai a creare invidia sociale tra quelli che lavorano in carcere e quelli fuori. Più lavoro c'è e più se ne crea. Questa è la grande verità dell'economia. Se chi esce dal carcere non distrugge la sicurezza, incrementa l'economia”.


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