IL MINISTRO SEVERINO AL PARLAMENTO
Emergenza carceri. "Sento fortissima, insieme a tutto il governo, la necessità di agire in via prioritaria e senza tentennamenti per garantire un concreto miglioramento delle condizioni dei detenuti, ma anche degli agenti della polizia penitenziaria, che negli stessi luoghi ne condividono la realtà e, spesso, le sofferenze", scandisce il Guardasigilli. Spiegando che, al di là dei dati numerici, (sono "66.897 i detenuti che, salvo poche virtuose eccezioni, soffrono modalità di custodia francamente inaccettabili per un Paese come l'Italia"), "siamo di fronte a un'emergenza che rischia di travolgere il senso stesso della nostra civiltà giuridica, poiché il detenuto è privato delle libertà soltanto per scontare la sua pena e non può essergli negata la sua dignità di persona umana".
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